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24 maggio 2012 4 24 /05 /maggio /2012 10:52

Spesso sui giornali si legge che una persona a 65 anni è definita anziana, cosa che fa spesso imbufalire le signore che a 70 ani sono ancora autonome, vispe e attive. Ma non è così per tutti.

Ci sono individui che dopo i 65 anni, magari passati in modo pesante, con pochi mezzi e tanti sacrifici, si sentono vecchi e hanno bisogno del sostegno dei figli per poter condurre una vita normale. Quindi hanno necessità di essere accompagnati a fare la spesa, o che qualcuno ritiri una ricetta per loro, o che li porti ad una visita medica; insomma hanno bisogno di essere accuditi, come se fossero tornati bambini.

Purtroppo però i figli non hanno tempo da dedicare ai genitori, dimenticandosi che quando erano piccoli, i genitori hanno sempre trovato il tempo da dedicare a loro. La vita fa dimenticare tante cose, e la mancanza di tempo non aiuta certo a ricordarsele.

I sensi di colpa, nei figli, aumentano man mano che la consapevolezza di non riuscire a ritagliarsi dei momenti per aiutare i vecchi genitori , si fa sempre più evidente, ma il tempo è esigente, tiranno, egoista: il tempo non dà tregua. Bisogna correre, sempre, senza sosta. Bisogna correre per lavorare, per badare alla casa, per stare dietro ai figli, per mantenere un minimo di relazioni sociali, e gli ultimi ad essere presi in considerazione sono spesso i vecchi genitori.

Eppure anche loro, soprattutto loro, hanno diritto a vivere gli ultimi anni in serenità, senza l’affanno di doversi ricordare di tutto quando ormai la testa non è più quella di una volta,  senza la preoccupazione di riuscire a trasportare a casa le bottiglie di acqua che sono così pesanti, senza il timore di non riuscire a prendere la medicina per l’artrite perché non sono riusciti, magari causa pioggia, ad andare in farmacia. Tutti quindi dovrebbero trovare il tempo per i propri genitori o, se proprio non ci riescono, almeno ricorrere a servizi esterni , come quelli ad esempio per over 65,  che possono essere acquistati dalla  società  The Substitute.  

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commenti

S
Parole sante Chiara ..purtroppo in molti parlano a sproposito , senza vivere questi eventi tragici , senza pensare che ogni situazione e soprattutto ogni famiglia E' DIVERSA .. non tutti hanno avuto la fortuna di avere dei genitori che si sono dedicati con amore ai figli ..a volte c'è solo il supporto economico..e nulla più ..e alla luce di ciò.. perché stupirsi se alcuni figli decidono , a loro volta, di rivolgersi ad altri tipi di aiuti a tempo pieno ( strutture o badanti)..? Ah no.. ma sei sempre il figlio/la figlia e devi dare il sangue per loro altrimenti gli assistenti sociali ti fanno sentire una merda , altrimenti il mondo ti ritiene essere una figlia degenere ..tutto questo anche se magari i tuoi genitori mai si sono interessati a te o al tuo benessere ..( al di là di quello economico).<br /> Si deve in ogni caso rinunciare alla propria vita ed assistere i propri genitori perdendo anni su anni ... <br /> No !!!
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C
Sono daccordo con quanto scritto e io credo, dopo la mia esperienza- io e mio marito abbiamo seguito per due anni mio suocero ottantunenne in una malattia terminale- che quando si parla di<br /> accudimento agli anziani non bisogna parlare per luoghi comuni e capire che ogni situazione presenta difficoltà e problemi diversi. Mio marito, molto legato al padre, per due anni ha seguito con<br /> costanza e devozione la malattia di mio suocero, nei ricoveri frequenti,nella scelta dell'oncologa ecc., supportato da me. Purtroppo sin dall'inizio si sono presentati alcuni problemi che hanno<br /> contribuito ad appesantire la situazione e a rendere questi due anni davvero difficili. La madre di mio marito non è stata per niente collaborativa nella malattia del marito, anzi per due anni si è<br /> trasformata in una persona da accudire completamente (senza essere realmente malata). Inoltre la sorella di mio marito si è opposta fermamente a un aiuto esterno, per esempio una signora per le<br /> pulizie domestiche. Anche se la famiglia di mio marito è benestante, quindi senza i problemi economici che affliggono tanti anziani. Nei due anni di assistenza le nostre bambine avevano due anni e<br /> otto anni. In questi due anni io mi sono occupata interamente delle bambine (sono una donna lavoratrice) perchè mio marito insieme alla sorella si occupavano completamente del padre e della<br /> madre.Abbiamo tenuto duro ma sono stati due anni da incubo: in casa non c'era più un momento di serenità, mia suocera e mia cognata chiamavano ansiose a tutte le ore del giorno, di mattina, di<br /> sera. La mia bambina di otto anni a scuola ha avuto un drastico calo del rendimento scolastico e sono stata chiamata dalle maestre. Insomma io vedevo questo: mio suocero e mia suocera assistiti e<br /> supportati completamente e la mia famiglia che andava a rotoli. Non ero daccordo su come veniva gestita e organizzata la situazione ma le decisioni non venivano prese solo da mio marito ma dalla<br /> suocera, da mia cognata e da un altro fratello di mio marito che vive in un'altra città. Quando proponevo un aiuto esterno per mia suocera finivo col litigare con mio marito. Inoltre mio marito<br /> anteponeva in quei due anni il padre alla sua famiglia e me lo ripeteva continuamente. Risultato: ce l'abbiamo fatta, mio suocero (e suocera) sono stati assistiti al meglio. Credo che pochi siano<br /> stati così supportati. Ma il mio matrimonio è entrato profondamente in crisi perchè io ho conosciuto un aspetto di mio marito che non mi è piaciuto e che non mi aspettavo. In questi due anni ho<br /> aiutato mio marito ma mi sono resa conto di aver subito una situazione che si poteva affrontare in modo diverso. Da allora qualcosa nei confronti di mio marito si è incrinato, ho provato a parlare<br /> con lui di come erano nadate le cose ma per lui è stato giusto così: sacrificare tutto lavoro, bambini e moglie per due anni anteponendo completamente il padre a tutto. Lo chiedo a voi è stato<br /> giusto vivere così la malattia di un proprio caro? Tenete conto che in questi due anni mentre lui era coinvolto completamente nella situazione io ho mandato avanti la casa, le figlie, tutto. E'<br /> giusto chiedere a un coniuge (marito o moglie) un tale sacrificio? In quei due anni (io e mio marito stiamo insieme da un lungo periodo)ho pensato per la prima volta a una separazione ma non perchè<br /> mio marito si occupava delm padre ma per come lo faceva anteponendo ai suoi figli e a tutto il padre e la madre. Sono stati per me due anni infernali ho ancora molto rancore nei confronti di mio<br /> marito....Mentre lui rimane fermo: era giusto così. Io invece alla luce di questa esperienza la penso così:<br /> è giusto aiutare e assistere i propri genitori anziani, ma con equilibrio, non anteporli completamente alla propria famiglia formata, soprattutto dove ci sono bambini piccoli e se la malattia del<br /> genitore si protrae per anni. Se il rischio è compromettere la propria famiglia e il benessere dei propri bambini per il carico fisico e psicologico, bisogna ricorrere ad aiuti esterni, una<br /> collaboratrice domestica, una infermiera, una struttura, volontari ecc. (compatibilmente con le proprie risorse economiche.) In questo modo non solo ci si sente meno soli ma si condivide con altri<br /> anche più preparati professionalmente situazioni difficili. Chiudo con questo: quando si forma una famiglia e si decide di avere dei figli, il primo obbligo è verso questi poi verso la famiglia<br /> d'origine. Chi non la pensa così è libero di rimanere single o di non mettere al mondo figli. Per me e le mie bambine sono stati due anni di intensa solitudine ma almeno mio suocero (che io amavo<br /> molto) è stato accompagnato al compimento della sua vita con grande dignità. Ma sappiate che se il mio matrimonio è ancora in piedi è perchè io ho tenuto duro, non credo, giustamente che tante<br /> donne sarebbero ancora qui! E comunque in queste situazioni bisogna passarci.<br /> Se un altro anziano del mio clan dovesse avere una malattia dello stesso tipo questa volta l'affronterei in modo diverso e sicuramente anche con mio marito mi imporrò. I genitori anziani sono<br /> importanti ma anche la propria serenità e i propri figli!
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